Il vero viaggio di scoprire non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi.
Marcel Proust


Questo blog è dedicato ad Anita, Michela e Sara (1990-2011)

giovedì 29 settembre 2011

MTBCeriana

MTBCeriana

Cos'è?

Qui ti propongo i percorsi che faccio in bicicletta nel territorio di Ceriana.

Non si tratta di itinerari completi, ma le tracce possono essere combinate in modo da organizzare una escursione a proprio piacimento.
Non tutti sono facili: alcuni sono "ciclabili" al 100%, altri possono richiedere di spingere la bicicletta in alcuni brevi tratti, altri ancora sono fattibili solo da chi ha "pelo sullo stomaco" e sa mollare i freni.
Infine vi sono anche percorsi che richiedono parecchie centinaia di metri di "portage", ovvero bici sulla schiena e camminare.... talvolta anche su salite ripide. In questo caso è evidente che la chiave di lettura deve essere quella dell'escursione tranquilla, dove il godere della natura è al primo posto.

Comunque sempre interessanti. Non è scritto da nessuna parte che si deve per forza scendere a fuoco.... e poi, anche una passeggiata a piedi fa bene al fisico e allo spirito.
Se hai dei dubbi chiedi... e ti sarà risposto.


Molti altri percorsi di questa zona e le relative tracce GPS per il tuo navigatore, le puoi trovare su MTBSANREMO.IT

martedì 27 settembre 2011

GPS

Ho semplificato l'accesso alle tracce GPS.

Vai su "I percorsi e le tracce GPS" e lì, oltre i link diretti alle descrizioni dei vari percorsi, trovi anche il collegamento alla relativa traccia.

lunedì 26 settembre 2011

MTB al funghetto

Peccato che ieri mattina non avevo la macchina fotografica.
Nel bel mezzo del cammin di nostra vita...
cioò no... del cammin che porta giù a Ceriana che ti vedo? Uno stupefacente ovulo che mi guarda e mi dice: bè, che fai, non mi prendi? Eccome se ti prendo. E ti mangio. Ottimo secondo a tavola.

Al prossimo ovulo.

sabato 24 settembre 2011

Feed

Non dimenticare di abbonarti a questo Blog. Sarai sempre informato sui nuovi percorsi e le nuove tracce inserite.

Veste grafica

Ogni tanto mi piace giocare con i layout. Oggi ho scelto questo. Ti piace?
Scrivi un commento.

E come sempre, buone pedalate.

martedì 20 settembre 2011

Lo sterrato delle segherie


Visualizza Lo sterrato delle segherie in una mappa di dimensioni maggiori

Ingresso allo sterrato
Lo sterrato delle "segherie", conosciuto anche come lo stradone del Carpe (o strada Carpe), viene menzionato spesso nella descrizione di alcuni percorsi che collegano queste montagne con Ceriana. E' lungo circa 6 km ed è stato realizzato seguendo il percorso dell'antica mulattiera di cresta che da Taggia, passando per Beuzi, portava verso il monte Ceppo. Bisogna sapere che anticamente, qui non c'erano solo boschi ma anche ampi pascoli e coltivazioni di cereali e di lavanda. Si tratta di uno dei tracciati storici del fuoristrada Sanremasco poichè nei primi anni '70, quando iniziava a diffondersi la pratica del motociclismo fuoristrada, era uno dei percorsi classici del nostro entroterra. Allora lo sterrato era lungo circa la metà e terminava a Monte Merlo.

Nel senso di percorrenza che qui ci interessa, lo sterrato ha inizio dopo circa 4 km di strada provinciale che dal passo Ghimbegna (vicino Bajardo) porta verso il M.Ceppo nonchè Vignai-Badalucco. E' quasi tutta discesa e pianura, molto veloce e divertente.
Passo Furchè
Lungo il suo percorso ci sono alcune cose interessanti.
Un'antica sepoltura di un re delle tribù degli antichi Liguri.
Al passo Furchè c'è Il castagno di Tumajin, il castagno più antico della Liguria: oltre 650 anni. Al suo fianco, una targa a ricordo di Giulio Natta.
La Neveja grande. Una grande vasca interrata, detta neviera e realizzata alcuni secoli fa.  Veniva utilizzata quale contenitore per la neve la quale pressata, diveniva poi ghiaccio da utilizzare nel periodo estivo per conservare prodotti deperibili e confezionare sorbetti.
Il castagno di Tumajin e la targa a G.Natta
Lo sterrato è percorribile solo con mezzi da fuoristrada e termina proprio a circa 200 metri dalla Neviera. Sebbene i primi 2 km siano in discrete condizioni, una normale autovettura ha comunque parecchie difficoltà in alcuni punti. Procedendo oltre, sia il fondo che le pendenze, richiedono l'uso di mezzi adeguati.
Quando sei nell'ultima radura, la discesa continua sulla vecchia mulattiera (alla fine della strada vai a sinistra). Se vuoi vedere la Neviera procedi dritto. C'è anche un cartello che ti indica la direzione.
Come puoi vedere nella prima immagine in alto, vi è anche una deviazione con inizio proprio di fronte al castagno qui a fianco.
Altre notizie qui.

Da Beuzi a Ceriana - Con traccia GPS

Questa mattina, rileggendo un post su MTB-FORUM, mi sono ricordato di un percorso alternativo al tratto Pamparà-Ceriana (vedi qui): anzichè percorrere lo sterrato che attraversa il villaggio, c'è una bella mulattiera che scende fino il rio Pamparà e poi quasi nel torrente Armea. Da qui si costeggia il ruscello per poi risalire per un breve tratto (150 metri con bici a spinta e un po' in spalla). Si passa quindi vicino ad un "Mistero" fino a ritrovare uno sterrato.  Questa è la principale strada che anticamente collegava Ceriana con Taggia.
La mulattiera è larga circa 2 metri, lastricata su quasi tutto il tracciato e senza scalini, di moderata pendenza e senza passaggi che richiedano una particolare tecnica di guida. Complessivamente è in buone condizioni. Le sole difficoltà sono costituite dalle pietre presenti in alcuni punti (si ringraziano i cinghiali) e dai rami secchi di varie dimensioni e lunghezza che, come le pietre, danno alquanto fastidio. Qualche piccolo rovo qua e là ma niente di che. Considerando che non ci passano nè moto, nè bici, non è male. Peccato per la frana a metà discesa che costringe a procedere a piedi... ma solo per un breve tratto


Visualizza Beuzi-Ceriana in una mappa di dimensioni maggiori

Scarica la traccia GPX
Difficoltà: nessuna
Lunghezza: circa 5,1 km  


Il prato
Inizia dal prato adiacente la sbarra della strada per la Pamparà. Vedrai due mulattiere: devi prendere quella che costeggia il muro in pietra, sulla sinistra in discesa. L'altra, quella vicina al palo della luce, arriva direttamente alla Pamparà.

Ingresso della mulattiera
Troverai due bivi: scendi sempre. A metà discesa c'è una frana che obbliga a percorrere a piedi una decina di metri. Dovendo portare la bici si passa un po' male ma si passa. Poco più avanti stai attento perchè sembra di dover procede dritto su un'altra frana. Invece la mulattiera gira con un tornante a destra. Successivamente il passaggio è disagevole dato che la mulattiera per un breve tratto è alquanto rovinata da smottamenti del terreno. Qui fai attenzione. Quando giungi nel torrente, dovrai attraversarlo tre volte discendendolo per un centinaio di metri o giù di lì.... poi ritrovi il sentiero alla tua destra (vedi foto sotto). Ne vedrai anche uno che procede dritto per poi svoltare verso sinistra: questo ti porta in valle Armea fin poi a Bussana.

Ultimo tratto di salita a piedi
In realtà c'è la mulattiera che costeggia il torrente sul lato destro, ma sarebbe da ripulire.
Risali per un centinaio di metri. Se hai le gambe buone ne pedali anche qualche breve tratto...
Ultimi scalini e arrivi sullo sterrato che, quasi tutto pianeggiante tranne l'ultimo km, di condurrà fino a Ceriana.
Qui, per finire in bellezza, una rampa al 20% ti aspetta...
Il "mistero di Beuzi"
Nel complesso una bella discesa.



Qui a sinistra, il "Mistero" (in alto a destra nella foto) sul tratto finale del sentiero in salita.


Ceriana e ponte medioevale

giovedì 15 settembre 2011

Commenti

Farai cosa gradita se, dopo aver fatto una o più delle discese che qui sono recensite, vorrai utilizzare la funzione commenti che trovi sotto ogni descrizione ed esporre le tue sensazioni ed il tuo giudizio. Inoltre, segnalando ad esempio eventuali frane o alberi caduti, ci aiuterai per una miglior manutenzione dei sentieri.
Che non servono solo ai bikers o agli escursionisti.... ;-)

lunedì 12 settembre 2011

Mica solo Ceriana...

Domenica mattina avevo intenzione di andare a Ceriana e mappare col GPS un'altro sentiero. Ma un dolore al piede mi impediva di camminare (ma non di pedalare) e così ho ripiegato su una "passeggiata" verso il M.Faudo percorrendo però solo sterrati per essere sicuro di non avere inconvenienti (al piede).
Sanremo, Pompeiana, pastori, S.Salvatore, Pietrabruna, S.Lorenzo, Sanremo. 60 km tranquilli tranquilli, Non faceva neanche troppo caldo pur essendo quasi tutto il percorso esposto, senza uno straccio di vegetazione che facesse ombra. Bella la salita fino a S.Salvatore. Dura solo verso la fine, sul tratto cementato decisamente ripido, dove faticavo a tenere a terra la ruota davanti pur avendo abbassato la forcella a 120 e guidando in punta di sella.


Clicca sulle foto per ingrandirle

Segnaposto sulle mappe

Ricordo: oltre che nella descrizione del percorso, molte informazioni sono contenute anche nei segnaposto presenti sulle mappe. Quindi leggeteli.

Cima Mairize-Ceriana - Con traccia GPS

Tra le varie discese che dalla zona di Furchè-M.Merlo (segherie) portano a Ceriana, questa è la prima che una decina d'anni fa abbiamo iniziato a percorrere in bicicletta. Un amico cacciatore mi disse che avevano pulito la mulattiera ed io, un pomeriggio d'estate, sono andato a cercarla.
Non è molto lunga, ma tra la prima parte di sterrato, la mulattiera e la strada interpoderale finale, sono circa 6 km fino a Ceriana.



Visualizza Cima Mairize-Ceriana in una mappa di dimensioni maggiori


Scarica la traccia GPX 
Difficoltà: media
Lunghezza: circa 6 km fino a Ceriana - 2 km di fuoristrada (sterrato+mulattiera)  


Inizio sterrato "Segherie"
La nostra traccia ha inizio come sempre dal punto in cui lasciamo la provinciale Bajardo-Vignai per accedere allo sterrato delle "segherie". 
Dopo circa 500 metri in leggera discesa, si arriva in un grande piazzale che disegna una ampia curva verso sinistra. Qui, se giri lo sguardo alla tua destra, (c'è un cartello "divieto di transito") vedrai uno sterrato che scende e svolta poi ancora a destra con una curva resa parabolica dal passaggio delle moto da enduro.
Non è proprio facile: le moto lo hanno trasformato in una pietraia con fondo sabbioso: bisogna tenere una certa velocità e "galleggiare". 

Scendi da qui e dopo altri 400 metri di strada più o meno rettilinea, c'è una curva con uno spiazzo sulla destra.  
Proprio di fronte, inizia la mulattiera con un sentiero tra l'erba. Anche qui la zona è un po' pietrosa ma con fondo compatto. Dopo un primo tratto non particolarmente pendente, iniziano i tornanti piuttosto larghi e più avanti alcuni passaggi tecnici con diversi punti un po' ripidi e rocciosi. 
Al termine di questa sezione, c'è un tratto in piano di un centinaio di metri. Infatti la traccia segue un antico "beodo", ovvero una canalizzazione che convogliava le acque da una sorgente della zona nelle varie campagne. Attenzione perchè il passaggio in qualche punto è veramente stretto. Ricomincia poi la discesa, questa volta piuttosto facile.
Per Ceriana: a destra


Dopo altri 150 metri arrivi su una cementata (strada Isola)(*) e girando a destra, scendi fino alla provinciale Ceriana-Bajardo. Da qui, svolti a sinistra, ancora un km scarso e sei in paese.




(*) Da questo punto, se vai a sinistra, puoi tornare sulle segherie. C'è ancora un tratto di sterrato e poi continui con un portage di 20/30 minuti. Qui le indicazioni complete su questo percorso. C'è anche un'altra discesa che sarà oggetto di una prossima recensione.






Nota: fino a due anni fa, questo tracciato era perfetto. Oggi (2 ottobre 2011) l'ho percorso. Fino alla fine dei tornanti è abbastanza pulito ma ci sono 4 alberi caduti che impediscono il passaggio. Finiti i tornanti, in alcuni tratti la vegetazione ha invaso la mulattiera e si passa decisamente male. Ovvero solo a piedi. Dal beodo in poi è OK. 
Se vuoi farti una "passeggiata" puoi anche scenderci.
Appena sarà ripulito lo segnalerò qui sul blog.



venerdì 9 settembre 2011

Ma questi percorsi come sono?

Premesso che lo spirito con cui si dovrebbe sempre affrontare una escursione in bici deve essere di relax nella natura, senza lo stress dell'agonismo dove tutti cercano di tirare il più possibile per far vedere quanto sono bravi. Sia in salita che in discesa. Ritengo quindi opportuno fare una precisazione sui percorsi che qui vengono recensiti, in modo particolare mi riferisco ai sentieri e alle mulattiere.

Alcuni di questi, come Ciandame-Ceriana, essendo parecchio frequentati, sono, come dire, dei biliardi: fondo compatto, poche pietre e comunque quasi sempre ben ferme. Altri, sono un po' una novità. Nel senso che non li conosce quasi nessuno e quindi il "traffico" è praticamente inesistente. Per questo, pur avendo caratteristiche adatte alla discesa in bici, non è detto che si riesca sempre a stare in sella. Rami di traverso, pietre sotto le foglie nonchè vegetazione più o meno abbondante, rappresentano un'insidia di cui tenere conto e qualche volta si è costretti a procedere sulle proprie gambe.
Inoltre, sono totalmente naturali, non sono cioè quindi manipolati a colpi di zappa per renderli più facili, al massimo si leva qualche pietra in traiettoria. Per questo non maleditemi se l'escursione in bici diventa anche un'escursione a piedi...
Spero però che col tempo e con "l'uso", tutte queste discese si perfezionino e divengano meta di freerider, così come già accade nelle zone di San Romolo e Molini di Triora.

Nota: tutti i percorsi sono stati fatti dal sottoscritto almeno una volta in bicicletta. E se li ho fatti io che sono uno scarpone....

giovedì 8 settembre 2011

mercoledì 7 settembre 2011

Segherie-Monte Merlo-Ceriana

Questa è, secondo me, una bellissima discesa ma per essere goduta è preferibile avere almeno una bici da enduro. Non che non si possa fare con altre geometrie, ma tutti questi scalini, radici, pietre mosse, la rendono piuttosto impegnativa.


Visualizza Merlo-Ceriana2 in una mappa di dimensioni maggiori


Scarica la traccia GPX (prossimamente)
Difficoltà: medio/alta
Lunghezza: circa 6,3 km 


All'inizio delle "Segherie"
Da Passo Ghimbegna segui la strada che porta ai Vignai, poco prima del bivio Vignai-Ceppo devi prendere lo sterrato detto "delle segherie". La traccia inizia qui. 
Passerai davanti il castagno secolare di Tumajin, continua sempre dritto ignorando la strada che vedrai alla tua destra e dopo altri 5/600 metri, al termine di una breve discesa, dovrai prendere la mulattiera sulla destra. C'è un cartello che indica Ceriana, non puoi sbagliare. Anche questa mulattiera è segnata rosso/bianco come percorso C.A.I.
Non è molto frequentata, pertanto sono molte le foglie a terra e questo richiede particolare attenzione perchè le pietre non mancano. Ci sono diversi tornanti con una discreta pendenza quindi attenzione.
Dopo circa 350/400 metri attraversi lo sterrato (fa parte di questo tracciato) e continui a scendere nel bosco. Qui troverai un alternarsi di sentiero liscio, gradini, pietre, radici. Attenzione alla passerella di legno che c'è a metà discesa: col bagnato può essere viscida e cadere di sotto sarebbe una pessima idea...!!
Quando iniziano gli uliveti, la mulattiera è quasi una pietraia dato che i muretti sono fatiscenti e le pietre continuano a rotolare. Se aggiungiamo che i cinghiali ci mettono del loro...
Anche qui si interseca il solito stradone interpoderale. Dato che il tratto di mulattiera che segue fino a Ceriana è piuttosto "tossico", almeno all'inizio, puoi girare a destra e seguire lo sterrato fino a Ceriana. Sono un paio di Km.
La mulattiera è finita
Se invece decidi di proseguire, dopo un primo pianetto ricomincia la mulattiera: scalini alti e pietre mosse. Dopo alcuni tornanti, c'è un tratto da pedalare di un centinaio di metri. Ancora un po' di discesa e arrivi nella parte bassa del paese. 

Attraversi il torrente su un antico ponte (quello qui a fianco), prosegui dritto in salita, passi dietro la chiesa e svolti a destra. Un ultimo tratto in salita bello ripido di una trentina di metri, 100 metri in piano e arrivi in piazza Marconi, centro paese.

Case Morini-S.Giovanni-Ceriana - Con traccia GPS

Eccoci qui con un'altra discesa.


Visualizza Case Morini-S.Giovanni-Ceriana in una mappa di dimensioni maggiori

Scarica la traccia GPX
Difficoltà: bassa
Lunghezza: circa 5,3 km 

Anche questa inizia dalla strada provinciale San Romolo-Bajardo. Esattamente nel punto dove si scollina, ovvero termina la salita ed inizia la discesa, sia che si provenga da San Romolo che da Bajardo. Tra l'altro è impossibile sbagliare in quanto tra mucche, maiali e pecore, qui c'è sempre un "certo traffico".
Si tratta di un bel sentiero in cresta, molto panoramico e facile da percorrere, in leggera discesa con tratti pianeggianti in mezzo ai prati.
Si inizia con un breve tratto cementato, quindi si gira a sinistra e si scende sul sentiero. Attenzione perchè c'è uno scalino molto alto: o fai il salto o scendi a piedi. Il percorso è un'alternarsi di prati e brevi tratti rocciosi, con alcuni passaggi nel bosco. Inoltre è facile da seguire perche segnato dal C.A.I. con il segnavia rosso e bianco. Potresti trovare vari animali al pascolo. Occhio ai cavalli perchè sono un po' nervosi.
Verso la fine, specie nel periodo estivo è però "sporcato" dai rovi. Si passa lo stesso, ma qualche graffio è inevitabile. E' comunque possibile evitare questo tratto tagliando a sinistra per ricongiungersi con il vicino sterrato percorrendo poco più di 100 metri attraversando prima un prato e poi un breve tratto di bosco. Questa deviazione è indicata sulla mappa sovrastante e sulla traccia GPS.
Quindi, quando sei sullo sterrato (*) (a cui arriveresti comunque) prosegui in discesa fino a S.Giovanni.
I prati di S.Giovanni


San Giovanni - clicca per ingrandire

Qui, proprio di fronte l'ingresso della chiesetta, inizia la mulattiera.
Inizio mulattiera - clicca per ingrandire
La prima metà della mulattiera è piuttosto tecnica, caratterizzata da grosse pietre anche mosse, alti scalini, buchi. La seconda parte è molto più scorrevole ma richiede comunque attenzione. Quando arrivi su un altro sterrato, prosegui dritto per una cinquantina di metri, troverai un bivio: vai sempre in discesa. Dopo 250/300 metri, subito dopo un tornante, gira a sinistra. Passerai a fianco la chiesetta di S.Salvatore e dopo altri 300 metri sei a Ceriana.


Da S.Giovanni è possibile, proseguendo dritto sullo sterrato, andare a Sanremo o, svoltando a sinistra dal traliccio ENEL, raggiungere Ceriana per un altro sentiero. Sarà oggetto di un prossimo post.

(*) Da qui, anzichè proseguire verso S.Giovanni, puoi risalire sullo sterrato e scendere dal percorso Ciandame-Ceriana o la sua variante.

sabato 3 settembre 2011

AIUTOOOO!!!!!

Cercare percorsi e pulirli è un lavoraccio che richiede un casino di tempo, ma una volta fatto basta una mezza giornata una o due volte l'anno e tutto fila liscio. Che ci crediate o no, in questi ultimi 3/4 anni mi sono fatto da solo (o quasi) almeno 15 km di mulattiere. Due di queste riaperte praticamente da zero dopo decine di anni di abbandono. Ovvero non si trovavano più, e tra un po' manco sulle carte.
Per questo non mi farebbe schifo se qualche appassionato (no una-tantum) avesse voglia di darmi una mano a tenere in ordine i sentieri.
Anche perchè sistemare un sentiero per passarci a piedi o in moto è una cosa, in bici tutt'altra faccenda...

Posso contarci?

MTBCeriana anche sul tuo cellulare!

Lo sapevi?
MTBCeriana può essere visualizzato anche sul tuo smartphone. Molto utile se non hai le tracce GPS o cerchi informazioni più dettagliate sui percorsi.

Memorizza l'indirizzo:
mtbceriana.blogspot.com

giovedì 1 settembre 2011

Non hai un GPS?

Non è indispensabile disporre di un GPS per girare su questi sentieri e mulattiere. Le indicazioni sono sufficientemente precise così come la descrizione del percorso. Per questo puoi fare una stampa della pagina e portarla con te per referenza.

Ciandame-Ceriana - Con traccia GPS


Visualizza Ciandame-Ceriana in una mappa di dimensioni maggiori
Scarica la traccia GPX
Difficoltà: media
Lunghezza: circa 4,3 km

Questa discesa è un po' impegnativa, almeno nella sua prima parte.
Ha inizio sotto il M.Bignone,  percorrendo circa 400 metri dello sterrato che dalla strada provinciale S.Romolo-Bajardo porta a S. Giovanni di Ceriana, per entrare poi nel bosco nel secondo tornante di detto sterrato.

Clicca per ingrandire
Il sentiero è inizialmente quasi  pianeggiante per circa 450 metri, dopo di che, fatta una secca curva a destra, inizia una lunga discesa ripida. Attenzione perchè dopo circa 100 metri vi è un tratto pietroso. Breve ma fetente perchè le immancabili foglie impediscono di vedere i sottostanti sassi mossi che possono fare brutti scherzi. Dopo un altro breve rettilineo inizia un tratto a tornanti ripidi e stretti con pietre sporgenti e radici. E' richiesta una certa perizia di guida...
Al termine dei tornanti si comincia a viaggiare più spediti. Ci sono ancora due ripidi lunghi circa 15/20 metri piuttosto bastardi col viscido. Comunque è più l'impressione che la difficoltà se il fondo è asciutto.
A questo punto hai fatto poco più di un km. Da qui la discesa è facile e scorrevole, divertente e priva di particolari ostacoli se non qualche pietra qua e là. Attento solo ad un breve tratto (pochi metri) piuttosto esposto, il sentiero è largo solo 15/20 cm. Se non ti fidi è meglio che lo fai a piedi. Quando arrivi nuovamente sullo sterrato gira a destra. Dopo circa 300 metri inizia l'ultimo tratto di mulattiera con alcuni passaggi piuttosto tecnici. Ancora circa 200 metri e si arriva a Ceriana.
Quest'ultima parte e possibile evitarla proseguendo dritti sullo sterrato anzichè girare a destra. In meno di un km troverai la provinciale Ceriana-Bajardo.
Qui c'è l'agriturismo PASSO DEL BOSCO dove puoi trovare prodotti naturali di ottima qualità.
Dì che ti manda Roberto....

C'è anche una interessante variante a questa discesa, la trovi qui.



Ringrazio Alessandro, webmaster di MTBSanremo, per la traccia GPS.

Variante alla discesa Ciandame-Ceriana - Con traccia GPS


Visualizza Ciandame-Ceriana2 in una mappa di dimensioni maggiori

Scarica la traccia GPX
Difficoltà: bassa (escluso il ripido)
Lunghezza: circa 1450 metri 

Ha inizio sotto il M.Bignone,  dopo circa 450 metri dall'inizio dello sterrato che dalla strada provinciale S.Romolo-Bajardo, porta a S. Giovanni di Ceriana.

Bene, eccoci qui con una nuova traccia.
Si tratta di una variante alla discesa Ciandame-Ceriana, ed ha inizio circa 50 metri dopo, tagliandone il primo km o poco più ovvero la parte più ripida e tecnica. 
Quindi, quando arrivi al secondo tornante dello sterrato per S.Giovanni di Ceriana, dove per l'appunto inizia la discesa precedente, prosegui ancora fino alla fine del breve tratto cementato, ti butti a sinistra ed entri nel bosco seguendo il largo sentiero pianeggiante. 
Clicca per ingrandire

Dopo un 150 metri inizia la discesa, prima dolce per poi aumentare la pendenza. Il sentiero è ancora molto largo ed invita a mollare i freni. Qui stai attento perchè dopo altri 150 metri dovrai girare a destra. In ogni caso il percorso è segnato e ben visibile. Dopo un altro breve tratto in piano con una leggera contropendenza e successiva salitella di qualche metro, inizia il primo ripido. Inizialmente non è troppo impegnativo, ma verso la fine la picchiata è decisa con un passaggio tra una roccia e un albero che bisognerà sistemare.... qui è meglio non rischiare ;-))
Ancora un po' di facile sentiero in leggera discesa e con un tornantino a sinistra inizia la mulattiera. Inizialmente è un po' lenta ma poi si velocizza. Più avanti troverai un breve tratto di salita in cui si dovrà spingere la bici per passare poi tra due grosse rocce. Ritengo comunque che quando sarà più battuto si riuscirà a pedalare anche qui.
Ancora un po' di discesa e arrivi al secondo ripido, lungo pochi metri, 6/8, proprio dietro ad una stretta curva. Poco più avanti la mulattiera si allarga ed è poi quasi tutta dritta per circa 200 metri. Quando arrivi nel pianetto, svolta a sinistra. Dovrai scavalcare un grosso albero caduto. Ormai sei a circa circa 50 metri in linea d'aria dalla mulattiera Ciandame-Ceriana.
Ancora qualche curva e ci sei. Stai attento alle tacche sugli alberi.


Nota: la traccia GPS non è completa (alla prima occasione la rifaccio). Probabilmente a causa della fitta vegetazione, il mio Garmin non ha registrato i primi 100 metri circa dal punto in cui si lascia lo sterrato. Mancano anche gli ultimi 100/150 metri per lo stesso motivo. Se è impossibile sbagliare all'inizio, è invece necessaria un po' d'attenzione alla fine, dopo l'albero da scavalcare. Comunque stai tranquillo: non ti puoi perdere. In questa zona, il sottobosco è relativamente pulito, per cui puoi passare più o meno dove vuoi senza seguire necessariamente una linea precisa. 
Basta che vai in discesa ;-)

La discesa è difficile?

Bella domanda.

Non è detto che ciò che per me è facile lo sia anche per te!
O se scrivo che il percorso è impegnativo, lo sia veramente.
Per questo non prendere per oro colato quando scrivo che la discesa è ripida, o che è molto facile. Tutto è soggettivo.
Dipende dalla forma fisica, dall'allenamento, dalla tecnica di guida. Anche dalla bici.
Noi "indigeni" frequentiamo questi percorsi ogni settimana. Questi abbiamo e questi ci teniamo ;-)
Chi viene dalle zone pianeggianti del nord Italia e fa al massimo qualche trail nelle pioppete della padana, andrà in crisi per molto meno.
Comunque, la valutazione delle difficoltà è soggettiva e riferita al ciclista medio, quello che va un po' dappertutto senza strafare.

Ora me ne vado a dormire. Domani pubblicherò un'altra traccia...